“Tutto ciò che creo ha una ragione funzionale oltre che estetica. Non disegno mai solo per amore della bellezza”
Come iniziare a parlare di “The cut” senza provare a guardare con gli occhi dei loro creatori: Alessandro Isola architetto e Fabio Setten CEO punte di diamante di Record cucine.
Due menti già fortemente legate da una profonda amicizia che hanno trovato nella creatività trasformata in un progetto la scusa per restare unite. Questo è un terreno fertile -fortunato- dove il dialogo e la comprensione sono intrinseche e non possono che dar vita a qualcosa già di per sé interessante.
Da una parte abbiamo il progettista che incontra un lungimirante protagonista della produzione, il quale ambisce a curare la creatività fino a farla diventare realtà. Un’apertura che conquista un tassello mancante quale punto di capitone di una produzione completa e unica.
Troviamo quindi, sin dal principio un dialogo che crea una verticalizzazione grazie alle competenze di ognuno verso la crescita di un sogno che prende il via come in un movimento di rivoluzione che troviamo rispecchiato in questa linea di cucine dove semplici forme modulari creano delle visioni accattivanti, quanto utili, in un ambiente – quello della cucina appunto- fruibile sia allo chef quanto agli amici che si ospiteranno.
La forma e la misura degli elementi modulari sono quelle che siamo abituati a vedere, quindi standard ma anche la più semplice associazione degli stessi può dipendere da vari fattori e questo renderà ogni spazio unico, personalizzabile, creando così un ambiente accogliente, su misura e assolutamente multitasking.
Volumi modulari in metallo componibili dal bordo sottile, molto robusti ed eleganti che permettono di utilizzare un modulo sia come colonna all’interno della linearità della cucina sia come pensili a giorno all’interno del living per andare incontro alle
singole esigenze e mantenendo la propria radice di estetica pura e funzionale.
Un’estetica che fa della natura -con i suoi paesaggi rurali- un archetipo concretizzato sia nella forma, nella materia che nei suoi contrasti.
Superfici estremamente lisce dagli spessori nascosti, fino ai piani in legno dalle texture che regalano una sensazione di calore tattile.
Al taglio – che vediamo nel modello Ego- che rompe il classico concetto di estetica Apollinea ma dona allo stesso tempo -come in un’opera di Burri- quel senso di bellezza intrinseca nata dalla “ ferita”. E da quel taglio che divide il blocco di marmo dal rivestimenti in essenza si materializza in un canale in metallo contenitore anche di spezie e piante aromatiche diventando così, non solo un’idea di movimento ma un dettaglio prezioso.
Una cucina che è anche un’esperienza sensoriale grazie all’unione sapiente di menti creative, di industria e tecnologia.
Una tecnologia che ha saputo dare un movimento non solo alla composizione d’insieme ma anche ai moduli stessi come vediamo nei pensili che grazie a dei sensori scendono dal soffitto, tra i profili di fissaggio, dove scorrono ripiani in vetro in posizione variabile – illuminati da LED nascosti- grazie ai quali si possono creare sempre nuove visioni plastiche.
Un movimento come spina dorsale di un sogno che grazie ad un processo armonico di competenze, hanno reso il sogno di: “ una cucina che non stia ferma” una realtà tangibile, da vivere nella quotidianità.
Un reale mai uguale a se stesso: il “nuovo nello stesso” che è la filosofia di una vita è attenta alla conservazione di un oggetto – in questo caso- mai uguale a se stesso e con il conseguente profondo rispetto dell’ambiente.
Come in “ the Cut Evolution” con il quale nel 2017 si è aggiudicato per il terzo anno consecutivo l’ Architizer A+Awards.
A’ Design Award non è solo un premio, indica qualità e perfezione nel design, un premio riconosciuto in tutto il mondo da imprese, professionisti e gruppi di interesse design oriented. Vincere il premio A’ è un attestato di eccellenza per i progettisti, una prova di qualità per le aziende.