Forma Design, Spazio Giustiniani e i suoi partners sono i protagonisti della mostra d’arte a cura di Prisma Studio. “LIVING ROOM – la percezione dello spazio domestico ai tempi della pandemia” a cura di Leo Lecci
Living Room è una mostra immaginata come una sorta di camera delle meraviglie contemporanea, in cui il concetto di spazio domestico, fisico e mentale, gioca un ruolo essenziale, venendo richiamato, evocato, restituito nelle sue possibili atmosfere dalla combinazione delle opere dei nove artisti: Cesare Bignotti, Eleonora Chiesa, Clorophilia, Isabelle Fordin, Loredana Galante, Monika Grycko, Fabio Moro, Matteo Pulvirenti, Dana Wyse.
La mostra ha aperto le sue porte presso la sede della galleria Prisma Studio il giorno 11 Dicembre e terminerà 30 Gennaio 2021.
Living Room è una mostra immaginata come una sorta di camera delle meraviglie contemporanea, in cui il concetto di spazio domestico, fisico e mentale, gioca un ruolo essenziale, venendo richiamato, evocato, restituito nelle sue possibili atmosfere dalla combinazione delle opere dei nove artisti: Cesare Bignotti, Eleonora Chiesa, Clorophilia, Isabelle Fordin, Loredana Galante, Monika Grycko, Fabio Moro, Matteo Pulvirenti, Dana Wyse.
La mostra ha aperto le sue porte presso la sede della galleria Prisma Studio il giorno 11 Dicembre e terminerà 30 Gennaio 2021.
L’esperienza del lockdown della scorsa primavera e quella, ancora in corso, del distanziamento interpersonale, hanno segnato un netto confine tra il prima e il dopo la pandemia, creando condizioni che ci hanno indotto a ragionare diversamente su molti aspetti della nostra vita, trasformando la nostra percezione dello spazio domestico.
La casa, prima intesa da molti come il luogo intimo per eccellenza, come lo spazio nel quale era possibile dismettere gli abiti sociali per essere semplicemente se stessi, come il rifugio in cui cercar riparo dalla frenesia e custodire gelosamente porzioni di tempo da dedicare alla cura del sé, si è trasformata, nel giro di pochi mesi nel set delle nostre attività sociali siano esse quelle legate al lavoro o allo svago.
La casa delle meraviglie, costruita negli ambienti di Prisma Studio intende risarcire i suoi visitatori di questa temporanea perdita, accogliendolo in uno spazio popolato di panorami, oggetti, desideri, immagini e feticci, piccole tracce di mondi intimi o manifesti, paure, desideri.
Un mondo, dunque, capace di raccontare chi siamo e che, proprio come le nostre case, prevede un percorso al suo interno che parte da una “anticamera” (lo spazio che confina con l’esterno), attraversa uno spazio di raccordo tra pubblico e privato, fino ad arrivare alla stanza più interna, quella della dimensione intima, quella del Sé.
L’allestimento della mostra è stato curato dall’arch. Caterina Patrocinio con oggetti d’arredo forniti da Spazio Giustiniani, Genova.