Martinelli Luce

Elio Martinelli classe (1922-2004) non era né architetto né ingegnere, ma aveva studiato scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Fece crescere la sua azienda che vanta 70 anni di attività dove oggi ne è a capo la figlia, a cui ha trasmesso tutta la sua passione, insieme al figlio Marco.

Una passione che ha reso Martinelli una delle figure più influenti del design italiano.

Chi è Elio Martinelli? Arredatore d’interni che nel 1950 rileva l’attività del padre e inizia a costruire apparecchi illuminanti da collocare negli interni che progetta. Una classica storia di ingegno imprenditoriale italiano.
Un flusso creativo di prodotti iconici conclamati long-seller, con i quali si è saputo distinguere diventando sinonimo della storia del design italiano, Il “genio della lampada”, come è stato soprannominato.

Un guizzo di luce come strada maestra “il nome del padre” che trascina e stimola la mente di altri creativi in un pensiero verticalizzante concreto.
Una mente aperta che ha fatto del suo amore una forza centrifuga, aprendosi alla collaborazione con i più importanti designer a livello internazionale.
Creatore visionario di lampade diventate archetipo per molti design appunto, che seguiranno le sue orme come un cobra – tanto per citare una sua creazione del 1968- ammaliato da una melodia irresistibile.

“La mia idea è stata di fare interpretare il carattere di Cobra anche da altri designer”

Elio Martinelli

La sua era una visione scenografica e talvolta teatrale, -lo conferma la sua mano fresca e coraggiosa- un impeto che anima i fogli ricchi di idee, di geometrie, parti mobili, suggestioni ironiche.
Tipico di una mente influenzata dall’ambiente magico della scenografia. Fasci di luci su elastici colorati che dal pavimento si tendono al soffitto, come nelle lampada “Elastica” disegnata dallo studio Habits per Martinelli Luce.

Oppure “Cyborg” che atterra negli ambienti e si lascia accarezzare per animarsi di una una luce soffusa che materializza la visione del suo creatore Karim Rashid, e sembra sollevarsi da terra.
Lampadari come immense gonne plissettate, leggere, di ballerine e acrobati che nei loro anelli luminosi sospesi nel buio si lasciano percorrere da un pensiero di magico.
Strutture biconiche che creano negli ambienti delle vere quinte teatrali le quali fanno dell’ombra la propria forza vibrante. Il buio diventa una forza magica che annulla la gravità e i segni di luce restano a testimoniare una leggerezza tangibile.

Un linguaggio estetico che si ispira anche alla natura, agli animali e alla purezza delle forme geometriche, accompagnata da una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica che rende materia il sogno. Una tecnica capace di rispondere alle richieste dei diversi mercati.
Inclusione, sogno, condivisione di idee, passione, tradizione, tecnica, tecnologia, sensibilità al presente senza perdere di vista le origini. Sono tutti fattori che hanno consentito al marchio di divenire un punto di riferimento nel proprio settore.
Fattori sposati anche dalle menti geniali di designer calamitati da Martinelli, alcuni già citati ai quali si aggiungono: Sergio Asti, Richard Neutra, Studio Orlandini, Marc Sadler, Luc Ramael, Studio Lucchi & Biserni, Angelo Micheli, Karim Rashid, Donia Maaoui, Vittorio Venezia, Luisa Bocchietto e come Gae Aulenti che ha disegnato la famosa lampada Pipistrello esposta nei musei più importanti.

Tutti orientati nella missione di lasciare un segno distintivo, essenziale e creativo. Missione ampiamente raggiunta perchè si conferma tuttora fra i marchi che hanno reso l’Italian style un lovemark in tutto il mondo. Uno stile che continua a stupirci per la costante vocazione che sforna, dal suo crogiolo, “gioielli” di linee di luce che disegnano negli ambienti, e nel nostro caso, dello showroom Spazio Giustiniani un carattere accattivante che spinge ad una visione nuova.
Una prospettiva che ha il coraggio di guardare oltre la linea dell’orizzonte del geometrale ma restando fedele alle esigenze dell’epoca attuale.

Visione che oltrepassa il punto di vista convenzionale e ci trascina in questa realtà senza confini, contaminata da suggestioni di terre lontane, come vediamo in una delle ultime creazioni presentata al GDW 2021: Lady Galala “Mutevole come il territorio del Monte Galala da cui ha preso ispirazione”.

Un brand che ha scritto la storia del design grazie al suo tratto stilistico unico e indiscutibile. Con uno stile che non solo rende felici e appassionate le persone, ma che le porta anche a visitare i musei di tutto il mondo. Prodotti già citati come Cobra, Ruspa e Pipistrello di Gae Aulenti sono stati e tuttora sono presenti in musei di interesse mondiale fra cui: il MoMa di New York e la Triennale di Milano.

Elio Martinelli ha saputo creare un “nuovo mondo” dove scoprire uno spazio autentico che si nutre di passione ed erotismo in una sintesi intelligente.

Il nuovo temporary store dedicato alla collezione Martinelli Luce lo puoi trovare in Piazza dei Giustiniani presso il nostro showroom Spazio Giustiniani.

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